Daniela Santanchè ha dichiarato in un'intervista rilasciata al settimanle Chi: "Ognuno ha il suo carattere, non sono guerre queste. E noi non siamo
in caserma. Ci possono essere visioni diverse e scambi vivaci, anche se
educati. La politica è ancora molto maschia e ci sono
molti maschietti da noi. Per i maschi le donne rompono, perché sono più
dirette e meno inclini ai compromessi. Tutto qui. Ho avuto degli screzi, ma voglio bene a tutti”.
Ed ancora: "Vogliono fare fuori
Berlusconi dalla politica e noi siamo tutti uniti per evitarlo. Non
possiamo fare venir meno la democrazia. Per una sentenza solo politica. La verità è che noi abbiamo le
idee molto chiare: il tempo è finito. Abbiamo dato anche troppo spazio
ai carnefici di Berlusconi. Ora basta. Noi siamo uniti. Se il governo
cadrà, andremo alle elezioni. Berlusconi farà campagna elettorale e
vincerà sicuramente. I problemi, semmai, ce li ha il Pd. Dove ognuno parla per se stesso e non c’è una linea univoca, né un leader vero. Ci sono Letta, Renzi, Cuperlo, Epifani E poi?".
Ed infine: "[Voglio vivere in] Italia, ovviamente. In un Paese dove non sia però la
magistratura a decidere se è il caso di chiudere un’azienda o di
escludere dalla politica chi lavora per la libertà. Non voglio vivere in
un Paese dove la magistratura libera un pedofilo che ha perseguitato
una bambina e gli permette di vivere vicino a casa sua… Penso che la
riforma della giustizia sia una priorità assoluta insieme con quella del
lavoro per i giovani. Le aziende non crescono, dove non c’è certezza
della pena".
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