Giovanni Pagotto, fondatore e presidente di Arredo Plast Spa, holding di Ormelle, maggiore fornitore di prodotti in plastica per l'Ikea, ha dichiarato nel corso di un'intervista rilasciata al Corriere della Sera: "Gli italiani non hanno fame. A 16 anni
andavo in bicicletta da Ormelle a Conegliano per lavorare alla Zanussi, a
27 ero responsabile di mille operai. Prova a dirgli a questi qua che
una volta al mese devono lavorare il sabato o la domenica. Capisco che
fare i turni è un sacrificio ma le macchine qui non possono fermarsi. Nel 2000 ho venduto la Glass
Idromassaggio di Oderzo ad un gruppo americano. Mi hanno dato una cifra
notevole e l’ho investita tutta in questi capannoni. Il fatto è che
dieci anni più tardi gli stessi capannoni li avrei messi
all’estero. Burocrazia, tasse, costo del lavoro e dell’energia. Ecco
perché per rimanere competitivo, e per certi prodotti lo siamo più dei
cinesi, le mie macchine estremamente automatizzate non devono fermarsi
mai. A tre giorni da un ordine Ikea vuole i prodotti in ogni suo negozio
d’Europa. Uno che viene al colloquio di lavoro
accompagnato dalla mamma, l’altro che, al telefono, ti risponde che è
interessato ma non prima di tre mesi perché sta studiando per la
patente. Ma si può?".
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Diciamo che non ha del tutto torto, effettivamente se dici a un ventenne che bisognerà fare qualche domenica, si scazza e ti dice di no. Oppure sai quanti ne ho visti rinunciare a lavori solo perchè è agosto e devono partire..... però lui deve capire che in Italia ci sono dei diritti, in Cina, in Polonia o in Serbia, i diritti non esistono, quindi gli imprenditori devono mettersi in testa che i soldi li devono tirare fuori, altrimenti mandano in malora un Paese che ha ancora i suoi diritti...
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