In sede di dichiarazioni spontanee rese nel processo ‘Ruby 2’
oggi a Milano, Lele Mora ha rivelato: “Ieri su un
quotidiano ho letto queste parole (per descrivere il caso Ruby, ndr):
dismisura, abuso di potere e degrado. E' vero, così è stato.
Io ne sono stato passivo concorrente. Oggi non voglio più mangiare cibo
avariato. Lascio ai miei difensori, nel rispetto dell'istruttoria il compito di
chiarire”.
L’ex agente dei vip ha aggiunto: “Mi sono assunto tutte le
responsabilità per i fatti del carcere. Il mio consenso all'acquisizione degli
atti da parte dei pm p un atto di rispetto per la Procura. Non protesto e mai
l'ho fatto. Quando sono stato scarcerato pensavo alle tante polemiche che ho
fatto contro i giornalisti e comunisti, con minacce cui mi vergogno. Voglio
chiedere scusa a tutti. Il carcere ti obbliga a momenti di rilettura della vita
e io voglio uscire da quella bufera infernale che mi ha tolto la luce”.
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