Josefa Idem, ministro per le pari opportunità, ha chiarito la propria posizione durante la conferenza
stampa svoltasi a Palazzo Chigi: "Le parole a volte sono pietre e sono state scagliate contro di me
con inaudità brutalità e violenza. Ho
delegato tutte le mie questioni fiscali ed edili. Vi sono state
irregolarità e ritardi: me ne scuso pubblicamente, me ne assumo le
responsabilità e sanerò ciò che sarà da sanare. Non sono infallibile. Ho
delegato tutte le funzioni amministrative e edili a professionisti,
dando un'indicazione chiara: voglio che tutto sia fatto nel rispetto
delle regole. In Germania nessuno si sarebbe
dimesso per una cosa simile. Intendo continuare per non tradire la
fiducia delle persone che contano sul mio contributo".
Poi è intervenuto Luca Di Raimondo, legale della Idem: "Non è vero che
il ministro Idem non ha pagato Ici e Imu. Per i
presunti abusi edilizi non c'é alcun reato. La contestazione è stata mossa il 17
giugno e il ministro ha pagato la sanzione il giorno successivo, si trattava solo di irregolarità di carattere amministrativo. Quanto all'Ici ed all'Imu, non è vero che non sono state pagate. Non è vero che è stata fatta
una dichiarazione falsa: il 4 febbraio, entro il termine di legge del 28
febbraio valido per qualsiasi contribuente, è stata dichiarata quale
fosse la dimora familiare. Il pagamento con ravvedimento operoso è
previsto dalla legge, ma è stato letto come un'iniziativa volta a
correre ai ripari in maniera tardiva".
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