Gianluca Iannone, capo di Casapound, che ha preso parte alla manifestazione a Roma, ha dichiarato: "Il senso di questa manifestazione è che siamo contro il governo
tecnico, non deciso dai cittadini: per risolvere problemi creati dalla
Banca mondiale sono stati messi dei suoi esponenti. È stato un golpe messo in atto
da tutti i partiti. Vogliamo anche affermare che per uscire dalla crisi
dovremmo fare come l'Islanda, nazionalizzando le banche. E poi dobbiamo
tutelare le fasce più deboli della società. Vogliamo la tutela della
sanità, dell'istruzione per il futuro degli studenti".
E ancora: "C'è chi si rifà a Pol Pot, chi a Marx e
chi a Ford. Io voglio avere la libertà individuale di rifarmi a Benito
Mussolini sia a livello filosofico che per come concepiva lo stato
sociale. Ci candideremo alle comunali e alle
regionali stiamo mettendo su delle liste importanti. Vogliamo essere in
piazza per dimostrare il nostro peso perchè qualcuno vuole fare passare
l'idea che siamo un gruppetto disorganizzato e sparso. Storace non ci
piace e neanche Alemanno. Ci vogliono sempre mettere insieme a
qualcuno".
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