di Martina Strazzeri
E' stata presentata alla Camera da parte di un giovane deputato del Pd, Dario Ginefra, una proposta di legge concernente la fissazione di un numero massimo di mandati parlamentari (tre). Tanti sono stati i primi firmatari: Francesco Boccia, Stefano Esposito, Paola De Micheli, Antonio Boccuzzi, Alessia Mosca, Pier Francesco Recchia. Ma anche Peluffo, Mogherini, Bobba, Murer, Bossa, Gozi, Marmo, Laratta, Rubinato, Tidei, Concia, Russo, Pizzetti, Sbrollini, Pes, Portas, Viola. E ancora: i deputati Strizzolo, Siragusa, Vaccaro, Brandolini, De Torre, tutti del PD, e Zazzera dell'IDV. Ginefra ha riferito che di questa proposta non si sente parlare per la prima volta, visto che il principio in questione risulta menzionato nell'articolo 22 dello Statuto Nazionale del Pd. Ha aggiunto Ginefra: «L'istituzionalizzazione di quel principio dovrebbe rappresentare un progetto condiviso da tutti gli iscritti ed elettori del Pd, a meno che non si ritenga il nostro Statuto lettera morta derogabile all’occorrenza». E poi l'immancabile paragone con gli USA, dove la classe politica si è rinnovata, evoluta e cambiata. Da noi invece, i giovani parlamentari sono pressochè inesistenti e i nostri politici non intendono lasciare la poltrona. Forse con un cambiamento radicale della classe dirigente, si potrebbe anche pensare ad un futuro diverso e migliore per il nostro paese, che ogni giorno che passa perde sempre più punti all'interno dello scenario europeo, per non parlare poi di quello internazionale.
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