Marcello Dell'Utri, ex senatore del Pdl, ha dichiarato ai microfoni de 'La Zanzara' in onda su Radio24: "Mi sono meravigliato della telefonata di Grasso
da Santoro, quando ti metti sul livello di chi ti accusa non si capisce
più chi ha torto e chi ha ragione, è un errore. Se accetta di fare un
confronto Travaglio lo sbrana di sicuro, non ci deve andare e non ha
bisogno di andarci. Da cosa si deve difendere?. Non ho più debiti dopo che ho venduto la
casa. Grazie a Berlusconi che l’ha comprata ma prima l’avevo comprata
io. Era lì che avevo i maggiori debiti, non farò mai più una casa
nella mia vita. Mi hanno pure condannato per aver costruito una
casetta a Torno mentre Comune e Soprintendenza hanno
detto che era tutto a posto. Vi rendete conto? Mi condannano solo
perchè mi chiamo Dell’Utri. E’ una casa sull’albero, una treehouse, una
cosa bellissima, stupenda, tutte le barche si fermavano a vederla, è
una moda che dilaga nel mondo. Ci si mette lì per osservare la natura,
gli uccelli, leggere libri, conversare
e bere un thè, ma non l’ho mai finita perchè non me l’hanno fatta
finire. Qualche comunista del paese ha denunciato e poi è arrivato il
giudice, uno che avrà problemi sociali, non vede le cose, una condanna
per una cosa che non esiste".
Ed infine: "Grasso è presidente
del Senato, non è una cosa utile chiamare in trasmissione, ma lo
capirà quando avrà fatto esperienza, ora è un neofita. E poi quelle di Travaglio sono sicuramente delle palle
grossissime, lui è il megafono di Ingroia, Ingroia era il nemico di
Grasso e Travaglio continua a fare il lavoro di Ingroia. Grasso non è
un magistrato fanatico non è un fanatico come Ingroia.
Berlusconi non lo conosce. Ma avrebbe fatto benissimo a dare un premio
antimafia a Silvio, è una cosa oggettiva che il governo Berlusconi è
quello che ha lottato di più contro la mafia".
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