Fausto Bertinotti ha rilasciato un'intervista a 'EuropaQuotidiano' nella quale ha parlato della Chiesa e dell'elezione del nuovo Papa.
Ecco alcune dichiarazioni: "È
una scelta rivoluzionaria: come il capitalismo, la Chiesa mostra la sua
grande vitalità proprio nel momento massimo della propria crisi. Il
capitalismo è un competitor storico del cattolicesimo perché entrambi
hanno l’ambizione di forgiare l’essere umano: il primo soltanto nella
dimensione terrena, il secondo anche in quella sovrannaturale. Tutte le
grandi costruzioni umane colgono la crisi come
un’occasione. Mentre laddove le istituzioni
sono deboli, la crisi diventa devastante. E viene naturale il paragone
con la vicenda politica italiana. Tanto è alta e forte la capacità di
reazione della Chiesa, quanto impotente e autodistruttiva è quella della
politica italiana".
E ancora: "Ratzinger
ha messo la Chiesa di fronte al drammatico tema della sfida che gli
pone la forza distruttiva del capitalismo, la sua modernità obliqua. La
nuova rivoluzione capitalistica, il suo tentativo di mutare
antropologicamente l’essere umano, è un una minaccia per la Chiesa.
L’elezione di papa Francesco è una risposta a questa battaglia.
La povertà di Papa Francesco è da una parte una congiunzione con gli
ultimi della terra, dall’altra è una scelta di stile: la Chiesa
francescana, appunto. Giovanni XXIII avrebbe detto, la Chiesa come 'liberazione del più grande peccato dell’umanità: lo sfruttamento
dell’uomo sull’uomo '. Padre Maria Chenoux
una volta disse che «la solidarietà è un punto d’incontro tra l’idea
cristiana della carità e l’idea marxiana dell’uguaglianza». Io penso che
di questo stiamo parlando".
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